Da Donnie Darko alla Giusta distanza

Abbiamo appena finito l’ultima proiezione di Donnie Darko, come al solito le sorprese non mancano e quelle positive vengono tutte dai ragazzi, capaci sempre di sorprenderci.

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Così quello che succedeva nello schermo e quello che succedeva in sala sembrava confondersi e amalgamarsi, poi la passione ha preso il posto dell’indifferenza e ci salva, traghettandoci verso La Giusta distanza.

Sul nostro canale youtube abbiamo cominciato a postare i video delle sintesi, ci vuole un pò di tempo ma arriveremo.

18 maggio alla Fenice giornata finale del progetto

Alle 8.30 del 18 maggio 2011 la giornata finale del progetto Niente da Capire, presenteremo i risultati del questionario sottoposto ai ragazzi per valutare quello che abbiamo fatto insieme.

Gruppi di discussione, sintesi, uso dei video, i cartelloni, sono impressi in questo blog e nella rete per documentare e condividere una parte del percorso, qualcosa inevitabilmente lo potrà sapere solo chi c’era, chi è stato con noi in questo racconto di emozioni, senzazioni, parole, immagini che ogni anno da più di dodici attraversa la primavera del teatro La Fenice.

Presentiamo anche in anteprima il video di sintesi realizzato da Mirco Rinaldi, sulle interviste di sballo positivo, dal 18 potrete vederlo on line.

Presenteremo anche l’estate di sballo positivo con tutte le iniziative previste.

Ci saranno anche i ragazzi di Stile Balneare per presentare il Festival Hip Hop.
Qui trovi la presentazione dei risultati.

Se ti piacerebbe realizzare un corto puoi provare a partecipare al concorso promosso dal Festival del Cinema di Pesaro.

I piccoli professori fanno grande la scuola

Qui c’è l’articolo di Mariapia Veliadano che abbiamo letto stamattina alla fine dei gruppi di discussione sul film Fucking Amal e qui c’è un altro articolo che riguarda i ragazzi, i docenti e loro famiglie, ma riguarda il futuro di tutti noi, è uscito sul corriere della sera e ci dice che 120.000 ragazzi nel 2010 sono usciti dalla scuola, non studiano e non lavorano.

E’ il nostro futuro che si perde a scuola.