La Zona il racconto delle giornate del 7-8 aprile 2010 #2

Oltre al blog abbiamo utilizzato l’idea dei manifesti per semplificare il compito di chi deve riassumere di fronte a centinaia di ragazzi le discussioni nei piccoli gruppi, ma sono anche un importante contributo che poi pubblichiamo sul blog.

Non è facile parlare in pubblico, c’è chi ha scritto libri per insegnarlo, chi frequenta corsi di formazione, chi si prepara davanti allo specchio, chi prova e riprova.

Noi siamo convinti dell’importanza di questa cosa per i ragazzi per imparare a affermare la propria presenza, per imparare a padroneggiare la propria emotività.

Ci vuole un pò di coraggio, quello che vediamo in Alejandro nel film La Zona quando prende posizione e dimostra la sua diversità, quando si prende cura della storia di Miguel, quando ne cura la sepoltura, quando mangia nell’inferno delle baracche di Città del Messico.

E’ il coraggio di Roberto nel film Gomorra quando dice io non sono come te, io sono diverso.

Una città a libro aperto: Gomorra

Una città a libro apertoSenigallia e poi Serra De Conti, saranno protagoniste di letture pubbliche del libro di Saviano, Gomorra, intervallate da performance musicali, di aerosolart, di teatro e di animazione.

I luoghi sono quelli di appartenenza della società civile, la biblioteca, le librerie Sapere, Iobook e Giunti al Punto, il centro di aggregazione Bubamara, il Centro Sociale Saline ed infine l’Ipsia Bettino Padovano .

Aver visto il film sarà stato uno sprone a documentarsi, magari con la lettura del libro, oppure andando a cercare articoli di stampa, interventi, interviste.

Il web offre molta documentazione su Roberto Saviano e Gomorra, ma sarebbe importante anche partecipare alle letture e poi raccontare le vostre impressioni, su questo blog e su quello di scriptavolant.

Ribellarsi allo scandalo

Siamo arrivati alla fine della proiezione del film Gomorra e chiudiamo con qualcosa che abbiamo sentito spesso dire: che cosa possiamo fare per rompere questo clima di illegalità diffusa.

Abbiamo parlato di cultura e istruzione, abbiamo letto in alcuni sguardi la delusione, in molti altri la speranza in un cambiamento, è stato un film forte che ha lasciato sicuramente il segno, una realtà difficile da digerire, a volte percepita come distante da noi altre volte riconosciuta in situazioni e fatti che nel corso solo di questi giorni ci hanno consentito di capire che dipende da tutti noi lavorare per cambiare le cose.

Linko quindi questo commento di Roberto Saviano uscito oggi su Repubblica, da domani vedremo La Zona.

Le foto dei lavori di gruppo di oggi.

Foto private anzi quasi pubbliche

Pubblichiamo alcune foto dei gruppi di discussione, alcune le trovate anche su facebook, abbiamo cercato di non riprendere le facce di nessuno, se qualcuno si ritiene violato nella privacy ce lo dica e verrà rimossa la foto.