Foto e video delle giornate recenti dall’Onda a Frozen River

Siamo rimasti un pò indietro e questi giorni in cui non c’è la rassegna non è che stiamo con le mani in mano, comunque ora possiamo pubblicare le foto dei manifesti e dei video delle vostre sintesi, sul canale youtube di andygarb trovate tutti i i video della rassegna.

Lasciateci un vostro commento e partecipate al sondaggiooooooo!

I video delle sintesi:

Io non ci sto

La lettera di un imprenditore di Adro ai suoi concittadini, dopo aver tirato fuori un assegno di diecimila euro per garantire la mensa ai bambini i cui genitori non hanno pagato la retta.

C’entra qualcosa con quello di cui stiamo discutendo a proposito dei film che stiamo vedendo insieme?

Che cosa sono umanità e dignità?

Come è possibile che sia successo e come potrebbe ripetersi?

L’Onda al primo giro di boa, lunedì e martedì chiudiamo e da mercoledì riprendiamo con Frozen River, intanto la domanda del titolo è quella che risuona nel film di Dennis Gansel.

Intanto vi linkiamo una anticipazione della lettera di George Orwell, l’autore di 1984 e della Fattoria degli animali, sul “perchè odio le dittature”.

Orwell cita all’interno la guerra civile di Spagna e vogliamo segnalarvi che all’interno del blog trovate il film Terra e Libertà di Ken Loach, che abbiamo programmato nel 2007, che può aiutare a contestualizzare il discorso di Orwell sulle diverse fazioni.

Una ragazza ha detto noi non conosciamo la storia, perchè la prof non è un granchè brava.

Non possiamo nè vogliamo sottoscrivere, ma oggi per fortuna è possibile utilizzare molte risorse per conoscere, internet e le biblioteche sono strumenti che ci consentono di condividere la conoscenza e ampliare il nostro bagaglio culturale.

Sotto le sintesi dei ragazzi nella giornata del 15 aprile 2010.

La personalità e la storia di Tim ha colpito la maggior parte dei ragazzi che hanno letto con facilità la svalutazione che percepisce in famiglia e il suo totale investimento nell’Onda.

Ron Jones e la divisa a scuola a Treviso

Curiosamente capita spesso che quello di cui discutiamo nei film che vediamo insieme ha subito spunti anche nella realtà quotidiana, stamattina Pierpaolo Loffreda mi ha portato questo articolo di Repubblica di ieri, ma la notizia è stata ripresa da molti quotidiani e anche online.

L’altro contributo è quello dovuto a Ron Jones, il professore autore dell’esperimento alla Cubberley High School (Palo Alto, California) alla sua classe di Storia Contemporanea come parte dello studio della Germania nazista[3] nella prima settimana di aprile del 1967.

Se seguite il link troverete altra documentazione da wikipedia, sui contributi di Ron Jones qui c’è anche il link al suo sito.

Da questo forse potete capire l’importanza di condividere la conoscenza grazie a internet e al blog, che ci permette di non perdere importanti contributi e di documentare quello che stiamo facendo.

Partecipa al sondaggio

Un modo per esercitare la tua valutazione sul progetto è quella di rispondere alle domande del sondaggio, se vorrai anche aggiungere qualcosa puoi mettere un commento a questo post, ti ringraziamo fin d’adesso.

Grazie, ciao

La democrazia e il tempo: L’onda presentazione e sintesi del 12-13 aprile 2010

Anche ieri e oggi proiezione dell’Onda, tante sollecitazioni, tante opinioni, abbiamo bisogno di tempo perchè la democrazia ha bisogno di essere trattata con cura.

Cominciamo con la presentazione di Pierpaolo Loffreda cui fanno seguito i video delle sintesi dei gruppi di discussione.

La Zona il racconto delle giornate del 7-8 aprile 2010 #2

Oltre al blog abbiamo utilizzato l’idea dei manifesti per semplificare il compito di chi deve riassumere di fronte a centinaia di ragazzi le discussioni nei piccoli gruppi, ma sono anche un importante contributo che poi pubblichiamo sul blog.

Non è facile parlare in pubblico, c’è chi ha scritto libri per insegnarlo, chi frequenta corsi di formazione, chi si prepara davanti allo specchio, chi prova e riprova.

Noi siamo convinti dell’importanza di questa cosa per i ragazzi per imparare a affermare la propria presenza, per imparare a padroneggiare la propria emotività.

Ci vuole un pò di coraggio, quello che vediamo in Alejandro nel film La Zona quando prende posizione e dimostra la sua diversità, quando si prende cura della storia di Miguel, quando ne cura la sepoltura, quando mangia nell’inferno delle baracche di Città del Messico.

E’ il coraggio di Roberto nel film Gomorra quando dice io non sono come te, io sono diverso.

Il racconto delle giornate del 7-8 aprile 2010

Da diversi anni utilizziamo il blog per raccontare, documentare, condividere quello che succede nelle giornate di proiezione e discussione nell’ambito del progetto Niente da Capire.

Internet ci ha permesso di condividere la conoscenza, fatta dal contributo di tanti ragazzi che si interrogano e cercano di spiegarsi le cose che succedono intorno a noi, quelle che ci emozionano e ci fanno pensare.

Qualcuna ha avuto il coraggio di dire che questo film l’ ha fatta piangere, anche a me a volte è successo di piangere di rabbia e spesso il finale di questo film mi ha fatto tremare le vene.

Pierpaolo Loffreda presenta il film La Zona

Pierpaolo Loffreda è presente da dieci anni al progetto Niente da Capire, fin dal suo inizio.

Questo è il suo intervento di presentazione del film La Zona nella giornata del 7 aprile 2010.

Qui sotto invece un simpatico ritratto fatto da una ragazza l’otto aprile, anche questo è un contributo che ci piace.

Come posso spiegare domani a mio figlio che viviamo dietro a un muro?

Altre due proiezioni del film La Zona di Rodrigo Plà, ogni volta che lo rivedo trovo qualche elemento nuovo di discussione, molto spesso sono i ragazzi che ci offrono nuovi punti di vista.

Le telecamere sono molto centrali nel film, dall’inizio sono il termine di paragone della sicurezza agognata e che diventa un incubo quotidiano per gli abitanti della zona dopo la prima breccia nel loro splendido isolamento.

Le telecamere operano per controllare tutto quello che succede, ma hanno frequenti blackout, per ragioni tecniche e per volontà di chi decide il loro utilizzo, per mascherare l’illegalità e il comportamento omertoso, sono uno strumento che in mano alle persone danno potere e permettono di mantenerlo.

Permettono l’illegalità ma permettono anche un utilizzo diverso, il coraggio e la cura nella ricerca della verità da parte di Alejandro mostrano un possibile uso diverso delle telecamere e dimostrano la falsità della loro neutralità e della loro utilità per garantire la nostra sicurezza.

La Zona è un film pieno di metafore, si esce dalla visione con delle emozioni forti e con l’indignazione e con una domanda che ritorna: come posso spiegare domani a mio figlio che viviamo dietro a un muro.