Progetto Niente da capire 2013 XIV Edizione

Il 2013 è l’anno europeo della partecipazione. Partecipare significa esercitare i propri diritti di cittadino, sia all’interno della propria comunità che all’interno di comunità allargate.

I temi della rassegna “Niente da capire 2013” si sono quindi incentrati sulla democrazia e sulla partecipazione, sulle comunità e sulle relazioni sociali che producono,  sul tema dell’oblio e della paura di vivere relazioni affettive che hanno un presente, un passato e un futuro, sulla consapevolezza delle nostre scelte e di quello che utilizziamo per comunicare con gli altri.

 

Nella rassegna sono stati  proposti 3 film:

Se mi lasci ti cancello

 

La zona

 

L’onda

Il Progetto si è svolto all’interno del Centro di Aggregazione Giovanile Bubamara con la consueta modalità:

-Presentazione del film

-Visione del film

-Divisione nei gruppi classe per la discussione

-Assemblea plenaria in cui sono state  riportate le discussioni dei gruppi.

-Blog del progetto a documentazione e condivisione di contenuti e suggerimenti

Il progetto si è avvalso dell’apporto dei servizi di prevenzione e cura dell’Asur, in particolare del servizio dipendenze, con una psicologa dedicata al progetto.

 

Hanno partecipato la progetto 11 classi ( per un totale di 244 ragazzi) del biennio delle scuole superiori di Senigallia

-Liceo classico statale “Perticari”

-I.T.C.G. “ Corinaldesi”

-Istituto Alberghiero “Panzini”

-Istituto IPSIA “ Padovano”

Di seguito pubblichiamo le foto dei cartelloni di ogni singolo film realizzati da ciascuna classe.

Questo slideshow richiede JavaScript.

A breve pubblicheremo anche i risultati dei questionari di valutazione somministrati ai ragazzi al termine del progetto.

L’edizione 2013

Siamo arrivati a 14, 14 edizioni di Niente da Capire. Anche quest’anno è stata durissima, qualcosa è cambiato, alcuni dei docenti che sono con noi da tanti anni se  ne accorgeranno, ma abbiamo tenuto duro perchè tenevamo molto a questa rassegna di cinema con gruppi discussione.

Anche questo è un altro anno di crisi, ma per l’europa è anche l’anno della partecipazione,

Partecipare è un diritto costituzionale e il fondamento della vita democratica del nostro paese, per farlo è necessario poter accedere all’informazione e alla conoscenza.

Informazione e partecipazione sono strettamente legate tra loro, sono diverse le forme con cui vengono assicurate queste due funzioni vitali per la nostra democrazia.

Lo sviluppo delle nuove tecnologie hanno aperto nuovi spazi di informazione e di partecipazione, basta pensare al web 2.0 e ai social network.

L’accesso all’informazione e alla conoscenza per le nuove generazioni, definite nativi digitali, si esplica sempre di più attraverso la presenza su comunità digitali, ridefinendo stili e modalità di condivisione e di apprendimento.

Tutto quello che pubblichiamo su un social network e in generale sul web, viene condiviso da milioni di persone, e ne resta traccia creando anche problemi di garanzia per la nostra privacy, minacciando quello che viene chiamato il diritto all’oblio

Su questi punti si è mossa Viviane Reding, Commissaria UE per la Giustizia e i Diritti fondamentali, proponendo il 25 gennaio 2012 una riforma globale per la tutela della privacy degli utenti sul web che dovrebbe essere trasformata in legge da tutti gli stati membri entro il 2015. I fornitori di servizi online saranno obbligati a passare dalla regola dell’opt-out (i dati dell’utente, a meno di una sua esplicita richiesta, appartengono al fornitore) a quella dell’opt-in (i dati appartengono solo all’utente, è lui a decidere come usarli).

« La protezione dei dati personali è un diritto fondamentale di tutti gli europei, eppure non sempre i cittadini sentono di avere il pieno controllo dei propri dati. Le nostre proposte creeranno fiducia nei servizi online visto che saremo tutti più informati sui nostri diritti e avremo un maggiore controllo di tali informazioni. »

Un po’ di questo ne parleremo in Se Mi Lasci ti cancello, bruttissimo titolo italiano per il bellissimo

è preso da un verso dell’opera Eloisa to Abelard (1717) del poeta inglese Alexander Pope (già citata in un altro film di KaufmanEssere John Malkovich). Alcuni versi della poesia vengono inoltre citati all’interno del film.

Di partecipazione, di globalizzazione, di comunità si parlerà anche nel film La Zona, così come nel film l’Onda ritorneremo a chiederci l’importanza della memoria, la capacità di conoscere per partecipare e non farsi condizionare dalle scelte del gruppo rivendicando la propria diversità.

Queste le classi che partecipano quest’anno:

data classi classi film
martedì 26 marzo 2013 1- 2BTUR PANZINI 2ITI PADOVANO Se mi lasci ti cancello
mercoledì 27 marzo 2013 VB GINNASIO PERTICARI 2C SCIENZE UMANE PERTICARI Se mi lasci ti cancello
venerdì 5 aprile 2012 2OMTB PADOVANO 2OMTD PADOVANO Se mi lasci ti cancello
martedì 9 aprile 2013 2CAFM CORINALDESI 2BAFM CORINALDESI Se mi lasci ti cancello
mercoledì 10 aprile 2013 2AAFM CORINALDESI 1ACAT CORINALDESI Se mi lasci ti cancello
giovedì 11 aprile 2013 1- 2BTUR PANZINI 2ITI PADOVANO La zona
martedì 16 aprile 2013 2AAFM CORINALDESI 1ACAT CORINALDESI La zona
mercoledì 17 aprile 2013 VB GINNASIO PERTICARI 2C SCIENZE UMANE PERTICARI La zona
giovedì 18 aprile 2013 2OMTB PADOVANO 2OMTD PADOVANO La zona
martedì  23 apirle 2013 2CAFM CORINALDESI 2BAFM CORINALDESI La zona
mercoledì 24 aprile 2013 VB GINNASIO PERTICARI 2C SCIENZE UMANE PERTICARI L’onda
martedì 30 aprile 2013 2OMTB PADOVANO 2OMTD PADOVANO L’onda
giovedì 2 maggio 2013 2AAFM CORINALDESI 1ACAT CORINALDESI L’onda
martedì 7 maggio 2013 2CAFM CORINALDESI 2BAFM CORINALDESI L’onda
mercoledì 8 maggio 2013 1- 2BTUR PANZINI 2ITI PADOVANO L’onda

I Ragazzi devono ringraziare tutti i docenti che li hanno portati a questa rassegna, perchè purtroppo non è per tutti, bisogna crederci e credere nei ragazzi.

Un ultimo saluto lo devo a Anna Mancini e a  Pierpaolo Loffreda che in tutti questi anni ci ha aiutato a scegliere i film e a capirne qualcosa di più, mi è dispiaciuto tanto rinunciare a due persone appassionate , ma non avevamo altra scelta.

Niente da Capire visto da Anna

Anna Faretta collabora come psicologa con il Dipartimento Dipendenze patologiche e ha lavorato con noi alla tredicesima edizione di Niente da Capire come conduttrice dei gruppi di discussione che corrispondevano alle 19 classi delle scuole secondarie della città.

A Lei e al dipartimento dobbiamo molti ringraziamenti per il loro apporto alla rassegna, Anna crediamo che sia stata ricompensata dall’affetto e dalla considerazione che i ragazzi e le ragazze hanno espresso.

Questa è la sua visione:

Il progetto “Niente da capire”, XIII edizione anno 2012, si è svolto nel corso del 1° semestre corrente anno ed era rivolto agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, per permettere di riflettere sui disagi dell’età adolescenziale.
L’iniziativa promossa e gestita dall’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Senigallia, è stata condotta dal dott. Andrea Garbin, Responsabile del predetto ufficio, mentre i film sono stati presentati dal Prof. Pierpaolo Loffreda, consulente cinematografico del progetto. Hanno contribuito alla realizzazione  il Dipartimento di Salute Mentale (DSM), il Consultorio Familiare, il Centro Sollievo e Dipartimento Dipendenze Patologiche (DDP) di Senigallia, tramite la collaborazione con il Privato Sociale, Associazione “ Camminiamo Insieme”, che si interessa di disagi giovanili e tossicodipendenza.
L’attività si è incentrata su una rassegna cinematografica avente come tema la “crisi  si cura”, ossia la percezione della crisi dei ragazzi, anche in relazione ai genitori e alle diversità socio-culturali. Nell’ambito di questi incontri, dopo la proiezione di un filmato, i ragazzi sono stati invitati a elaborare, in piccoli gruppi, le proprie riflessioni, guidati da operatori esperti del DDP, dagli operatori dei Centri di aggregazione Bubamara e Rolabola, riportando le proprie esperienze individuali e manifestando proposte e considerazioni, ciò al fine anche di superare la naturale diffidenza e, a volte, il pregiudizio di esprimersi in pubblico, specie di fronte ai propri pari.
Si è riscontrato nella maggior parte dei partecipanti un vivo interesse per l’iniziativa intrapresa, superando una iniziale forma di diffidenza e di disinteresse (la proiezione veniva vista solo come un modo per evitare la lezione scolastica), fino a raggiungere un elevato grado di partecipazione, anche discutendo apertamente, in gruppo, di tematiche strettamente personali.
L’aspetto centrale del progetto ha permesso agli adolescenti più introversi di aprirsi al confronto con gli altri, superando le barriere difensive della vergogna e della timidezza.
In particolare il tema della crisi nella relazione con i propri genitori  è emerso in tutti gli incontri; è stato a lungo approfondito ponendo in evidenza la rabbia e la chiusura che a volte si manifestano a causa di conflitti esistenti e non risolti nella relazione genitori/figlio.
I giovani riferiscono che spesso manca nei genitori una completa chiarezza nell’esprimere le  loro preoccupazioni e paure, e l’adolescente così può rifugiarsi in un atteggiamento di chiusura o perfino di ribellione.
Il secondo tema centrale dell’iniziativa, quella della diversità socio-culturale, ha messo in evidenza come l’aspetto culturale e religioso può essere affrontato e superato con una migliore integrazione tra i ragazzi. L’ambiente scolastico può aiutare migliorando la conoscenza reciproca ed evitando di pensare come minaccia tutto ciò che non si conosce. In tale ambito è emersa a volte la difficoltà di meglio comprendersi, a causa della differenza linguistica  delle famiglie straniere di origine degli adolescenti.

A valle dell’iniziativa, mediante modalità di discussione nei piccoli gruppi di lavoro, gli studenti hanno potuto manifestare le proprie opinioni e sensazioni, evidenziando sia gli aspetti positivi che quelli negativi e, complessivamente dimostrando un sostanziale gradimento per l’intero progetto.

D.ssa Anna Faretta

Arrivederci ragazze e ragazzi

E così anche quest’anno siamo giunti alla fine e ci dispiace, lo abbiamo sentito da parte di molti di  quelli che sono intervenuti a questa giornata finale che ci ha regalato  una serie di belle emozioni, tra hip hop e libri viventi.

Ognuno di noi è un libro vivente, che dobbiamo avere la forza e l’intelligenza di sfogliare, ognuno di noi ha una storia da raccontare, così come le storie che abbiamo visto sul grande schermo.

Grazie a tutti quelli che c’erano, a tutti quelli a cui è piaciuto niente da capire, a tutti quelli che hanno applaudito ma anche a quelli che hanno esposto delle critiche, la crisi si cura, basta non negarla, basta credere che si può lavorare per cambiare, per continuare a cercare la felicità.

Questo slideshow richiede JavaScript.

Nel corso della giornata sono intervenuti i ragazzi dell’Associazione Stile Balneare, che hanno presentato il Senigallia Hip hop festival, dal 16 al 17 giugno, Francesco di Legambiente ha presentato la Festa Ragazzi dal 16 al 23 giugno, abbiamo ricordato che dal 21 al 23 giugno ci sarà la festa della musica europea e poi che tra pochi giorni, in biblioteca, il 10 maggio alle 16, ci saranno i libri viventi per chi vuole sfogliarli.

E’ nuovamente tornata la domanda: perchè si chiama “niente da capire”, in parte la risposta è nel video sotto, ovvero una canzone di Francesco De Gregori, in parte è la negazione delle letture facili, dei giudizi e dei pregiudizi anche questi troppo facili.

Arrivederci ragazze e ragazzi.

Valutando il progetto Niente da Capire

Qui trovate la presentazione che faremo vedere domattina alla Fenice alle ore 8.30 come valutazione finale del progetto, non ci sarà solo questo, perchè presenteremo anche una serie di iniziative per l’estate che arriva, alcuni corti del Festival del nuovo cinema di Pesaro e altro….
A proposito qui trovate le informazioni per partecipare al Premio cinemarche giovani 2012.

<div style=”width:425px” id=”__ss_12828292″> <strong style=”display:block;margin:12px 0 4px”><a href=”http://www.slideshare.net/andygarb/niente-da-capire-2012&#8243; title=”Niente da capire 2012″ target=”_blank”>Niente da capire 2012</a></strong> <div style=”padding:5px 0 12px”> View more <a href=”http://www.slideshare.net/thecroaker/death-by-powerpoint&#8221; target=”_blank”>PowerPoint</a> from <a href=”http://www.slideshare.net/andygarb&#8221; target=”_blank”>Andrea Garbin</a> </div> </div>

Finito, no ci vediamo l’8 maggio alla Fenice

L’8 maggio al teatro La Fenice l’ultimo incontro della rassegna 2012, come di consueto vi facciamo vedere  i risultati della valutazione del progetto, incontriamo le istituzioni della città, vediamo un paio di corti della Rassegna Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro e facciamo due chiacchiere salutandoci.

Come molti hanno chiesto, vi ricordiamo che questo è un progetto riservato alle classi del biennio, è una scelta che abbiamo fatto alcuni anni fa, purtroppo le ristrettezze economiche non ci consentono di estendere la rassegna anche ad altre classi.

E’ comunque una indicazione progettuale che potrebbe essere seguita dai rappresentanti di istituto nell’utilizzo dei fondi per gli studenti, per organizzare assemblee con questo tipo di metodologia, vedere insieme un film e poterlo poi commentare insieme.

Credo che sia anche una indicazione per i docenti che vi hanno portato alla rassegna, li dovete ringraziare per la partecipazione, perchè evidentemente pensano che la scuola, ma sopratutto voi che ne siete i protagonisti, abbiate anche questo.

Oggi finisce la rassegna, dopo l’8 maggio cominciamo a pensare ad altro, ci mancherete? Direi di si.

Questo slideshow richiede JavaScript.

Quelli che imparano ed insegnano

Quando abbiamo presentato la rassegna all’inizio abbiamo chiarito che il film Biutiful era altra cosa dalla triste serie televisiva, probabilmente i primi ragazzi che hanno visto il film se ne sono resi conto.

Vi riportiamo qui i loro cartelloni, che sintetizzano i gruppi di discussione, generalmente si tratta dei gruppi classe, qualche volta siamo riusciti a farne dividendo ancora le classi, così sono stati ancora più partecipati.

I ragazzi hanno bisogno di ascolto e di attenzione, ripagano in maniera davvero eccezionale, c’è molto da imparare dal Principe di Danimarca, così come da insegnargli, ma giustamente è stato detto che servono meno maestri e più esempi.

Questo slideshow richiede JavaScript.

Un mondo “biutiful”

Siamo  al rush finale della rassegna, da stamattina abbiamo cominciato a vedere e parlare di biutiful, un film di Ibarritu, con un padre alle prese con quello che la globalizzazione ha prodotto nella nostra società, cambiandola sicuramente, non sappiamo se in meglio o in peggio.

E’ un film duro, scuro, fin nelle immagini, evocativo, un vero e proprio pugno nello stomaco e nelle nostre coscienze, qualcosa che forse ci rimarrà in testa.

Spesso capita che qualche ragazza o ragazzo veda cose che nessuno altro è stato capace di cogliere, è questa la ricchezza di un film visto e commentato insieme.

Un’altra forza è quella di condividere le cose che vengono dette, cerchiamo di farlo con questo blog, con i video che pubblichiamo sul nostro canale su Youtube e anche mettendo i contributi che quest’anno vengono dai servizi di prevenzione dell’Area Vasta, la vecchia Asur o Asl.

Ecco anche il contributo del servizio dipendenze patologiche, che ringraziamo fin d’ora per il grande apporto che ci hanno dato, con la messa a disposizione di una delle conduttrici, Anna, e con la loro presenza in questi giorni di proiezione di Biutiful.